Sportello “Il Ponte” – a Formia (LT) – per i disturbi dell’apprendimento e del linguaggio

L’A.I.L.U. tra i referenti di formazione e organizzazione del Progetto “Il Ponte”, insieme all’Associazione Nazionale Invalidi Civili (ANICI) Onlus Comitato Regionale Lazio e con la coordinazione della Dott.ssa Lasco Benedetta, Terapista della Neuro e psicomotricità dell’età evolutiva.

La Dott.ssa Lasco, infatti, in accordo con le associazioni suddette, da sempre impegnate nella promozione di una cultura di solidarietà alle tematiche dell’handicap anche in età evolutiva, di accoglienza e di comunicazione con le famiglie, promuove sul territorio uno sportello di supporto, ascolto e sostegno, diretto al benessere psico-fisico, individuale e sociale del bambino con patologie dello sviluppo e delle famiglie di riferimento.

Il Progetto – PRESESSA

Durante tutto il ciclo dell’età evolutiva l’accrescimento fisico, la maturazione, l’acquisizione di nuove capacità e la riorganizzazione psicologica del bambino si succedono rapidamente.
All’interno di ogni contesto familiare in cui vi è un bambino portatore di patologia è più forte l’esigenza di vivere in un ambiente che offra al bambino l’opportunità di sviluppare le sue potenzialità, e agli altri  di vivere con lui in modo armonioso ed equilibrato. In tale ambito la figura del Terapista della neuro e psicomotricità si pone  sia come aiuto al bambino affetto da patologia, sia come supporto ai genitori con i quali  il piccolo deve confrontarsi e instaurare un rapporto funzionale e redditizio.
Nel contesto cittadino spesso questi genitori sono soli nel portare avanti il loro compito genitoriale e nel prendersi cura del proprio benessere.         Inoltre spesso  la dimissione dal Centro, di un bambino con handicap grave viene vissuta dalla famiglia con grande disagio psicologico e senso di solitudine.
La figura del Terapista della Neuro e psicomotricità, può aiutare a mitigare le emozioni negative e contribuire a:

– Diminuire nei genitori lo stato di ansia e portarli a vedere con maggiore obiettività le risorse e le difficoltà del proprio figlio.
– Stimolare un rapporto di reciprocità tra genitori e figlio.
– Aumentare la fiducia dei genitori nelle proprie capacità pedagogiche.
– Dare degli strumenti ai genitori che li aiutino ad organizzare il loro tempo e le loro energie da dedicare al loro bambino.
– Aiutare i genitori a vedere il proprio figlio al di là del sintomo e ad integrare il sintomo nella globalità personale.
La figura del Terapista della Neuropsicomotricità,  può aiutare dunque la famiglia ad affrontare le questioni pratiche della vita con il figlio affetto da patologia.
Ed è da quì che nasce il desiderio di fornire sul territorio uno sportello dedicato ai genitori di bambini affetti da patologia, che costituisca un “ponte” tra la famiglia e le strutture socio-sanitarie del territorio, sia nel momento di accesso che di dimissione dalle  stesse.

Uno sportello promotore di una cultura dell’infanzia e della genitorialità, uno spazio dedicato, in cui la presenza della figura Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva garantisce  attenzione allo sviluppo dei bambini insieme ad un’attenta accoglienza delle domande e paure degli adulti,

Piano operativo del progetto – Finalità
– Fornire ai genitori uno spazio di accoglienza  e ascolto sulle problematiche  legate all’educazione dei piccoli portatori di patologia.
– Accompagnare  in un breve percorso di orientamento le famiglie che riconoscono la difficoltà e chiedono aiuto.

Piano operativo del progetto – Metodo

– Lo sportello di ascolto è attivo presso lo studio di Terapia della Neuro-psicomotricità dell’età evolutiva in via Gianola n. 3  Formia, tutti i martedì  dalle 10.00 alle 16.00
– Lo sportello è rivolto a tutti i genitori del territorio di Formia.
– L’accesso allo sportello è gratuito, avviene tramite prenotazione telefonica o via mail. I contatti della Dott.ssa Lasco sono i seguenti: 2 linee mobili (3772571706 – 3391028283) e l’indirizzo mail b.lasco@libero.it

– La consulenza presso lo sportello  può articolarsi in uno o più incontri (massimo tre).
– Presso lo sportello è garantita la presenza di una TNPEE, che ha il principale compito di accogliere ed orientare le domande degli utenti.

Al fine di promuovere l’attenzione allo sviluppo dei bambini, il progetto prevede anche di proporre alle Scuole, quali ambienti privilegiati per l’osservazione di difficoltà in uno o più ambiti di sviluppo del bambino, degli incontri di approfondimento sui seguenti temi:
– Il bambino iperattivo nella scuola.
– Disturbi Specifici dell’Apprendimento (Dislessia, Disgrafia, Discalculia): gli indicatori di rischio.

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